Pasta di Qualità

C’è pasta e pasta: un piatto con prodotti di qualità

C’è pasta e pasta: come cambia un piatto preparato con prodotti di qualità

Chiunque può cucinare un piatto di pasta, ma se si sta pensando a un primo effettivamente molto buono, tanto da ricordarlo nel tempo, allora la questione cambia. Spesso non è una questione correlata alle tecniche di cottura e di preparazione del condimento, ma alle materie prime scelte per la ricetta. Anche la qualità della pasta ha il suo peso e in Italia troviamo tantissime eccellenze in questo ambito. Scegliere la pasta giusta può modificare il risultato della ricetta, anche quando si tratta di un semplice piatto di spaghetti al pomodoro.

La pasta di alta qualità

In un qualsiasi supermercato italiano è presente un’intera corsia dedicata alla pasta. All’interno degli scaffali troviamo pacchetti dal costo irrisorio e confezioni, che sono vendute a prezzi superiori di oltre 10 volte quelli di base per la pasta secca o all’uovo. Non è solo una questione di marketing, perché le differenze tra la pasta industriale basic e quella gourmet di alta qualità ci sono, basta sapere quali sono e come verificarne la presenza. Cambiano colore, consistenza e tenuta alla cottura, la ruvidità e la porosità della sfoglia sono altri elementi importanti per riconoscere la pasta di qualità. La confezione ci aiuta ulteriormente, perché ci permette di identificare la pasta biologica, prodotta con grani ottenuti da coltivazioni con ridotto o nullo impiego di fertilizzanti e pesticidi di sintesi, o di verificare che il grano utilizzato sia di una specifica varietà. Questo tipo di produzioni sono offerte a prezzi maggiori perché le materie prime di base sono più costose anche alla fonte. Ma il risultato si fa poi sentire nel piatto, perché una pasta di qualità non si rompe, non si sfalda, tiene meglio la cottura e “trattiene” meglio il sugo.

Più facile da cucinare

Per preparare un buon piatto di pasta è spesso necessario dedicare un poco di tempo alla cottura dell’ingrediente principale e allo sposalizio tra pasta e condimento. Operazione che spesso si effettua in padella, mantecando la pasta con il sugo e utilizzando un poco dell’amido presente nell’acqua di cottura. Una pasta di bassa qualità in questa fase può nascondere dei difetti che rendono lo “spadellamento” più difficile da realizzare. Perché tenderà a scuocersi molto rapidamente e a rompersi. Inoltre la pasta di qualità offre maggiore elasticità, che favorisce la fase di mantecatura rendendola più semplice, adatta anche a chi non è uno chef professionista. Scegliere pasta di buona qualità, un prodotto artigianale, preparato con farine autoctone e grani appositamente coltivati per la produzione della pasta, consente di preparare un buon piatto di pasta nonostante qualche piccolo errore tecnico durante la cottura.

Pasta scotta o al dente

Anche questo elemento può essere determinato dalla qualità della pasta. Come abbiamo detto la pasta di bassa qualità tende a scuocersi rapidamente. Spesso nell’arco di una manciata di secondi: il risultato sarà un piatto di pasta dall’aspetto poco invitante e dalla consistenza molliccia. Utilizzando pasta di alta qualità si ottiene invece una più durevole tenuta alla cottura, che perdona anche il minuto in più trascorso in padella, conservando una perfetta consistenza al dente, come da tradizione italiana.

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